Com'è noto una procedura al tempo stesso razionale e rispettosa delle funzioni dei dirigenti (e/o responsabili dei servizi) e degli Organi di Governo dell'Ente locale (vedasi in particolare gli artt. 107, 108 e 174 T.U.), richiede i seguenti passaggi:
indirizzi ed obiettivi di massima approvati dalla Giunta ed inviati ai responsabili dei servizi;proposte dei responsabili dei servizi al Segretario comunale o al Direttore generale(in alternativa le proposte potrebbero essere inviate al responsabile del servizio finanziario se il Segretario non è anche Direttore generale, o comunque quest'ultimo manchi);verifica delle proposte circa la loro compatibilità finanziaria, da parte del responsabile del servizio finanziario; esame delle proposte, a cura della Conferenza dei responsabili dei servizi, convocata dal soggetto competente di cui sopra; formazione, da parte della conferenza dei responsabili, di un'ipotesi di bilancio da presentare alla giunta; approvazione, con deliberazione della Giunta, degli schemi di bilancio e relativi allegati, ivi comprese le ipotesi di tariffe ed aliquote dei servizi e dei tributi;trasmissione degli atti approvati dalla Giunta all'Organo di revisione per il parere; trasmissione degli atti approvati dalla Giunta e del parere dell'Organo di revisione al Consiglio comunale; fissazione del termine di presentazione degli emendamenti dei consiglieri comunali;votazione degli emendamenti ed approvazione, con delibera del Consiglio, del bilancio e suoi allegati, ivi comprese le tariffee le aliquote;
approvazione da parte della giunta del PEG (o del PRO).
A riguardo della competenza a deliberare tariffe ed aliquote dei servizi e dei tributi, considerata l'incertezza nella materia (Consiglio di Stato, Sez. V, 30/04/97, n. 424 e Commissione Tributaria del Piemonte 1/10/01, n. 55/15/01) è bene che la Giunta, in caso di accoglimento di emendamenti consiliari su alcune tariffe ed aliquote, rideliberi le stesse nei nuovi valori prima dell'approvazione del bilancio da parte del Consiglio.
Va osservato che l'art. 1.142 e 156 della L.F. 2007 ha assegnato al
Consiglio la competenza a deliberare le addizionali IRPEF e le aliquote
ICI. Ciò non cambia la situazione precedente poiché la Giunta non può
deliberare lo schema di bilancio senza indicare le aliquote e le
tariffe dei tributi e dei servizi sulle quali le entrate sono state
calcolate, né è mai stato pensato che il Consiglio deliberi il bilancio
senza entrare nel merito delle aliquote e delle tariffe da applicare ai
contribuenti e agli utenti. Vedasi anche punto 1.
Relativamente agli emendamenti va chiarito che gli stessi possano
essere presentati fino al alcuni giorni prima della seduta del
consiglio di approvazione del bilancio. Ciò per dare il necessario
tempo alla Giunta, al Responsabile del servizio finanziario ed
all'organo di revisione di esprimere le rispettive valutazioni. La
disciplina deve essere dettata dal Regolamento di contabilità (Art.174.2 T.U.).